Il controllo di flusso nel linguaggio Javascript, o, per meglio dire, il controllo di flusso di esecuzione, rappresenta l’ordine con cui le istruzioni sono eseguite all’interno di un programma.
Quest’ordine, in alcuni casi, può subire variazioni da specifiche strutture dette “strutture di controllo e di iterazione”. Queste strutture modificano il flusso di esecuzione del codice attraverso delle condizioni logiche che tipicamente tornano un valore booleano (true o false), oppure usando delle iterazioni (o loop) che continuano finché la condizione non sarà false.
Costrutto IF-ELSE
Spesso ci troviamo di fronte a delle operazioni che possono essere eseguite solo al verificarsi o meno di una certa condizione. Per esempio calcolare la somma di due numeri, X e Y, solo e solamente se il primo di loro è un numero pari. in pseudocodice scriverei: se X diviso 2 = 0, allora restituisci X + Y, altrimenti non fare nulla. Per tradurre questo pseudocodice ci avvaliamo di una struttura di controllo molto popolare chiamata: IF-ELSE.
Più nel dettaglio l’IF-ELSE è formato in questo modo:
[...altre istruzioni...]
if (condizione)
istruzione
else
istruzione
[...altre istruzioni...]
Se la condizione a riga 3 risulterà vera, allora sarà eseguita l’istruzione successiva all’IF. Se, invece, la prima condizione non risulterà vera, l’intero blocco dopo l’if sarà saltato dall’esecuzione e si passerà direttamente al blocco successivo, quello dentro l’’ELSE.
Potremmo scrivere l'esempio precedente (calcolare la somma di due numeri, X e Y, solo e solamente se il primo di loro è un numero pari) in questo modo:
const X - 10;
const Y = 5;
if(X % 2 === 0) {
console.log('La somma di X e Y è: ${X+Y}'); // "La somma di X e Y è: 15"
}
I più attenti avranno notato che nell’immagine qui sopra è assente l’ELSE. JavaScript, come tutti gli altri linguaggi di programmazione, permette di sfruttare solo la prima parte del costrutto IF-ELSE. Omettendo L’ELSE avremo come risultato che se la condizione è soddisfatta verrà eseguita l’istruzione altrimenti il flusso avanzerà.
IF-ELSE Annidati
L’IF-ELSE possono essere seguiti da altri IF-ELSE in sequenza, questo annidamento non ha limiti e può aggiungere altre condizioni ai controlli da eseguire come mostrato a seguire:
/*
if (condizione1) {
// Blocco eseguito solo se la condizione1 è vera
} else if (condizione2) {
// Blocco eseguito solo se la condizione1 è falsa e la condizione2 è vera
} else {
// Blocco eseguito se la condizione1 e la condizione2 sono false
}
*/
Per quanto non ci siano limiti a questi annidamenti, è buona norma evitarli in quanto peggiorano drasticamente la leggibilità del codice e ci sono un sacco di pratiche per evitarli. Generalmente se i controlli da effettuare sono molti è preferibile utilizzare altri costrutti come lo SWITCH-CASE.
Ciclo FOR
Il ciclo FOR appartiene a quelle strutture che permettono di eseguire specifiche operazioni in loop N volte, dove N è un numero definito.
Quasi tutti i linguaggi di programmazione hanno una implementazione del ciclo FOR con sintassi che non divergono mai più di tanto. Inoltre, ci sono sempre un insieme di elementi tipici di questo costrutto, come ad esempio la variabile contatore utilizzato per inizializzare il ciclo e il numero di iterazioni previste. Il ciclo FOR, come tutti gli altri costrutti iterativi, serve per evitare di scrivere ripetutamente porzioni di codice identico. Per esempio se volessimo loggare con console.log per 5 volte un messaggio, in assenza del ciclo FOR dovremo scrivere per lo stesso numero di volte il comando.. con un ciclo FOR faremmo nel seguente modo:
for(let i = 0; i < 5; i++) {
console.log('Messaggio Numero: ${i + 1}');
}
/* "Messaggio Numero: 1"
"Messaggio Numero: 2"
"Messaggio Numero: 3"
"Messaggio Numero: 4"
"Messaggio Numero: 5"
*/
- Nella riga 4, al punto let i = 0; stiamo essenzialmente iniziando il nostro contatore ( i ) a zero come punto di partenza.
- In " i < 5 " il codice nel corpo del ciclo si ripete finché questa condizione non è falsa. Quindi, una volta raggiunto 5, il ciclo termina.
- Nell'ultima parte di "i ++" stiamo incrementando il contatore "i" di 1 ogni volta che esegue il ciclo.
La caratteristica del ciclo FOR è ripetere un’operazione per un numero FINITO di volte; tuttavia, cosa useremmo se la condizione per terminare il loop non fosse nota?
In questo caso useremmo il while-loop.
Ciclo WHILE
Come anticipato nelle righe precedenti, il WHILE si differenzia dal FOR in quanto consente di eseguire un loop senza conoscerne la fine. Il ciclo continuerà finché l’istruzione di controllo (condizione booleana) rimane vera, quindi teoricamente potrebbe ripetersi anche all’infinito!
L’esempio precedente, sfruttando la sintassi del while, sarebbe il seguente:
let i = 0;
while (i < 5) {
console.log('Messaggio Numero: ${i}');
i++;
}
/* "Messaggio Numero: 0"
"Messaggio Numero: 1"
"Messaggio Numero: 2"
"Messaggio Numero: 3"
"Messaggio Numero: 4"
*/
Ma, allora, quale usare?
Tutti i cicli possono essere scritti usando un FOR o un WHILE e viceversa, la scelta del costrutto dipende molto dalle situazioni. In generale il WHILE è da utilizzare nei casi in cui non sappiamo quando il loop debba terminare. Insieme al while non dimentichiamo di nominare il DO-WHILE. La differenza fra il WHILE e il DO-WHILE è che il primo controlla subito se la condizione è vera o falsa, mentre il secondo fa il controllo solo dopo aver eseguito il blocco d'istruzioni almeno una volta.
La sintassi usando il DO-WHILE è la seguente:
let i = 0;
do {
console.log('Messaggio Numero: ${i}');
i++;
} while (i < 5);
/* "Messaggio Numero: 0"
"Messaggio Numero: 1"
"Messaggio Numero: 2"
"Messaggio Numero: 3"
"Messaggio Numero: 4"
*/
Esistono istruzioni molto più avanzate per gestire LOOP nel linguaggio JavaScript, imparare Javascript non è poi così facile! Tuttavia, queste appena descritte sono una buona base per poter iniziare! Con l’aumentare dell’esperienza sicuramente utilizzerai metodi diversi a seconda dell’oggetto su cui dovrai lavorare, ad esempio nel caso di un array potresti optare per il Javascript array forEach e nel caso di un oggetto potresti usare i metodi nativi come Object.keys() (introdotto con ES6) oppure il classico for…in, come nel seguente esempio:
const user = {
nome: 'Prova',
email: 'Prova@example.com',
age: 25,
};
for (const key in user) {
console.log('${key}: ${user[key]}');
}
*/ "nome: Prova"
"email: Prova@example.com"
"age: 25"
*/
A te la scelta!
Grazie per la lettura!