A quanti appassionati di videogiochi sarà venuto in mente almeno una volta di crearne uno? A volte si tratta di semplice curiosità e desiderio di mettersi alla prova, altre si sogna di trasformare la propria passione in un lavoro remunerativo e diventare un vero e proprio programatore di videogiochi. Con gli strumenti adatti e la giusta dose di impegno, è possibile passare da gamer a vero e proprio developer. Esaminiamo i passaggi principali da seguire per scoprire come programmare un videogioco e realizzare il proprio sogno.
Sviluppare un’idea
L’idea per un videogioco spesso si basa su qualcosa che si desidera giocare in prima persona, oppure su modifiche a un concetto già esistente che si vorrebbe migliorare. La prima cosa da fare quando ci si appresta a programmare un videogame è creare una bozza con i primi appunti e schizzi, su cui poi basare il design. Qui si includeranno informazioni come l’obiettivo del gioco, la storia e l’atmosfera generale, il numero di giocatori e la piattaforma. In questa fase iniziale, va benissimo scrivere tutto quello che passa per la testa, senza preoccuparsi della forma. Dopo essersi fatti un’idea più precisa del tipo di videogame da realizzare, si può passare alla pianificazione più dettagliata.
Pianificare la creazione di un videogame
Dopo aver completato la prima bozza, è il momento di capire quali strumenti e abilità saranno necessari per il progetto. Se si ha già qualche conoscenza di software o programmazione informatica è utile valutare in che modo sfruttarle al meglio.
Si può, ora, creare un piano dettagliato con una lista delle risorse a disposizione, il linguaggio o i linguaggi di programmazione da utilizzare, ed, eventualmente, software da acquisire per realizzare il videogame. Questi dipenderanno dall’aspetto e dalle funzioni del gioco, e possono includere editor di codice, motore grafico, programmi per l’elaborazione di immagini e così via. Nel caso di un progetto realizzato da un team, bisogna elencare anche competenze e mansioni di ognuno. Infine, può essere utile stilare un budget per stabilire quanto si potrà investire nella creazione del videogioco.
Scegliere un motore grafico
A uno sguardo inesperto, programmare videogiochi sembra spesso più complicato di quanto non sia realmente. La mole di lavoro necessaria può intimidire, ma utilizzando gli strumenti adatti si semplificherà di molto il processo. Scegliendo un motore grafico già esistente invece di programmarlo da zero, ad esempio, si risparmia tempo e ci si può dedicare immediatamente alla creazione del gioco. Il motore grafico, o game engine, è un software che include funzioni ed elementi predefiniti, che si possono implementare senza dover scrivere il codice da zero. In questo modo si hanno a disposizione modelli 3D, animazioni, effetti sonori e molto altro da aggiungere al gioco con più facilità. Al tempo stesso, i motori grafici offrono anche la possibilità di creare o modificare il codice di programmazione per personalizzare il risultato finale. Tra i più popolari e diffusi citiamo Unity, Unreal e GameMaker.
Programmare il videogioco
Una volta scelto il motore grafico, è tutto pronto per iniziare a programmare un videogame. Per chi è alle prime armi, è possibile utilizzare il linguaggio Javascript e HTML5 per creare giochi semplici ma efficaci. Questa opzione è ottima per chi abbia già conoscenze di sviluppo web e voglia tentare il salto verso il mondo della programmazione di videogame. Diversi giochi indipendenti o per dispositivi mobili sono creati con questi linguaggi, tra cui God Will Be Watching e Pocket Island. Anche i giochi in stile Tetris si possono creare con Javascript con relativa facilità. Altri linguaggi comuni tra i programmatori di videogame indipendenti includono il linguaggio Python e Ruby.
Per giochi più avanzati e che richiedono maggiore articolazione, si utilizzano spesso i linguaggi C o C++, più difficili da imparare e adatti a chi abbia già solide conoscenze di programmazione pregresse.
Aggiungere elementi grafici e audio
Insieme alle dinamiche di gioco, gli elementi grafici e visivi contribuiscono all’atmosfera e alla qualità di un videogame. Ma niente paura: anche i meno portati per le arti possono realizzare grafiche efficaci per un videogioco senza troppi ostacoli. Per le grafiche in 2D si può utilizzare PhotoShop, che permette di creare immagini d’impatto in poco tempo. Chi voglia dare vita a un gioco in 3D può invece usare Blender, un software libero che permette di realizzare animazioni ed è adatto anche ai principianti. Soprattutto per chi crea un videogame per la prima volta, non vanno poi sottovalutate le potenzialità di una grafica minimalista. Con una buona idea e dinamiche di gioco interessanti, ad esempio, un gioco come Thomas Was Alone ha ottenuto un grande successo utilizzando solo semplici figure geometriche.
Per quanto riguarda musiche ed effetti sonori, esistono numerose librerie online che mettono a disposizione file audio gratuiti da utilizzare nel proprio gioco.
Completare il videogame con test e ottimizzazione
Infine, non resta che effettuare i test necessari per eliminare possibili bug. In questa fase è consigliato chiedere aiuto ad amici o conoscenti, in modo da individuare il maggior numero di errori possibile. Se il gioco è creato per diverse piattaforme lo si dovrà testare su ognuna, assicurandosi che ogni versione funzioni correttamente.
Dopodiché è il momento di verificare le prestazioni del gioco, che non deve utilizzare troppa memoria o rallentare il dispositivo. Anche in questo caso è utile effettuare l’ottimizzazione su ogni piattaforma rilevante.
Una volta completato, il videogioco è pronto per essere condiviso con un vero pubblico. Il feedback ottenuto da altri gamer può diventare uno strumento prezioso per le versioni successive del gioco, oppure per creare un nuovo videogame ancora migliore. Pronto a coronare il tuo sogno?