Una delle nozioni di base da comprendere per chi è interessato a una carriera nel campo dell’informatica, o semplicemente desidera capire come funziona un computer, è la differenza tra hardware e software. Si tratta di due componenti essenziali di un sistema informatico, e permettono agli utenti di interagire con esso. In questo articolo vedremo che cosa sono software e hardware, a che cosa servono e quali sono le caratteristiche che li distinguono, per comprendere meglio il funzionamento di un sistema informatico.
Hardware: definizione e tipologie
Il termine hardware indica le componenti fisiche e tangibili di un computer o di un dispositivo, quelle cioè che possiamo toccare. Include sia l’unità centrale del sistema che le eventuali periferiche, oltre ai cavi che le collegano. Alcuni esempi di hardware sono il processore, lo schermo, la tastiera, il mouse, i supporti di memoria, la scheda madre, la stampante, e così via.
L’hardware di un computer si può distinguere in quattro categorie: dispositivi di input, dispositivi di output, supporti di memoria e componenti interni. I dispositivi di input permettono agli utenti di inserire dati e informazioni sul computer, e includono tastiere, mouse e scanner. I dispositivi di output, invece, rendono possibile visualizzare informazioni e dati, presentando i risultati delle operazioni eseguite. Alcuni esempi sono stampante, schermo o altoparlanti. I supporti di memoria, come CD, DVD o hard disk, sono utilizzati per archiviare dati e informazioni. I componenti interni, infine, sono le parti all’interno del computer che ne permettono il funzionamento, come processore, RAM e scheda madre.
Software: definizione e tipologie
Con software si intende l’insieme di procedure, istruzioni e documentazione che indicano al computer che cosa fare e permettono agli utenti di svolgere diverse operazioni. Si tratta, in pratica, di un insieme di programmi che gestiscono il funzionamento del computer. Possono essere realizzati in linguaggio macchina, cioè eseguibile direttamente dal computer, oppure in un linguaggio di programmazione di alto livello. Esempi di software includono Microsoft Word, Photoshop, Google Chrome, ma anche i sistemi operativi come Windows e OS.
I software si distinguono in due tipologie principali: software di sistema e software applicativi. I software di sistema sono appunto i sistemi operativi che hanno diretto controllo sul funzionamento dell’hardware. Oltre a gestire le operazioni dell’unità centrale, controllano anche schermo, stampanti, supporti di memoria e così via. Un software applicativo, invece, è realizzato per eseguire funzioni specifiche e permette agli utenti di effettuare operazioni come scrittura, gestione di dati, calcolo, elaborazione di immagini, e molto altro ancora. Sono software applicativi, ad esempio, Microsoft Word ed Excel, Paint e MySQL.
Differenza hardware e software nel dettaglio
Ora che abbiamo visto una definizione delle due parti che compongono un sistema informatico, dovrebbero essere già in parte evidenti le differenze tra hardware e software. Esaminiamo adesso più nel dettaglio che cosa distingue queste due componenti per quanto riguarda funzionamento, realizzazione, possibili problemi e altro ancora.
L’hardware è realizzato in fabbrica con utilizzo di materiali fisici, come componenti elettronici e parti in plastica. È un oggetto tangibile, che possiamo cioè toccare. Il software, invece, è progettato e poi creato tramite linguaggi di programmazione da un team di sviluppatori. È intangibile, in quanto possiamo visualizzarlo, ma non toccarlo.
Essendo un oggetto fisico, l’hardware non può essere trasferito tramite una rete, ma soltanto spostato fisicamente da un luogo a un altro. Il software, al contrario, è semplice da trasferire elettronicamente da un computer a un altro tramite una rete.
Un’altra differenza tra software e hardware è che il primo può essere colpito e danneggiato da un virus informatico, mentre il secondo non ne è influenzato. L’hardware, però, è soggetto a usura con il tempo, a differenza del software, che però può diventare obsoleto oppure avere bug o problemi tecnici che ne ostacolano il corretto funzionamento. I fattori più comuni che possono causare un guasto dell'hardware includono umidità, surriscaldamento, polvere o urti. I software possono essere danneggiati da un sovraccarico, da errori relativi alla versione o all’installazione, errori di sistema e, come già accennato, da virus informatici. Un hardware danneggiato può, a volte, essere riparato da un tecnico, ma in molti casi deve essere sostituito con un nuovo dispositivo. Per quanto riguarda i software, nella maggior parte dei casi è sufficiente effettuare una nuova installazione utilizzando una copia di backup per riparare il danno.
Hardware e software: due componenti interdipendenti
Hardware e software, quindi, sono complementari all’interno di un sistema informatico: non si può eseguire un software senza un hardware, e un hardware senza un software non è in grado di completare alcuna operazione. In teoria, un hardware può essere attivato anche se nessun software è stato installato, ma non funzionerà né mostrerà alcun messaggio di errore in assenza di un sistema operativo. Programmi aggiuntivi, come elaboratori di testo o browser, pur non essendo necessari per il funzionamento del computer, permettono agli utenti di svolgere diverse attività e aumentano la gamma di funzioni del dispositivo.
Per avviare un software è indispensabile un hardware. Processore, hard disk, scheda madre, schermo, tastiera, scheda video, memoria e alimentazione sono i componenti di base per un computer fruibile. Un programma di elaborazione di testi, ad esempio, ha bisogno del processore, della RAM e dell’hard disk per eseguire le sue funzioni. Tastiera e schermo, pur non fondamentali per eseguire il programma, sono però necessari per permettere all’utente di interagire con il computer inserendo informazioni e dati e visualizzando il risultato. Altri elementi, come mouse, scheda audio e altoparlanti, stampante e scheda di rete, aggiungono ulteriori funzioni per un dispositivo più versatile.