Quando si tratta di sviluppo mobile un programmatore informatico pensa subito ad iOs e Android, a Java e Swift, ad Android Studio e Xcode.
Negli anni lo sviluppo mobile è diventato sempre più presente all’interno delle aziende di sviluppo software, grazie all’importanza che le applicazioni mobile ricoprono al giorno d’oggi. Creare un app è ormai alla portata “di tutti”. Uno sviluppatore alle prime armi può facilmente reperire tutte le risorse necessarie per cimentarsi nella programmazione informatica per sviluppo mobile.
In questo articolo, vedremo insieme come creare un’app per smartphone. Cominciamo!
Come creare un’app per smartphone
Per creare un app per smartphone bisogna, innanzitutto, distinguere le varianti: possono esserci app native o ibride o tecnologie a supporto dello sviluppo di applicazioni.
Ecco perché è importante distinguere Android è iOS, perché non sempre un’app sviluppata su ambiente Android funziona per l’altro sistema operativo. Bisogna, ovviamente, scegliere il linguaggio di programmazione in base al sistema operativo in cui l’app sarà rilasciata.
Avendo iOS e Android linguaggi di programmazione “nativi”, per creare un’app Android bisogna scegliere il linguaggio Java o Kotlin. Diversamente accade per iOS, il quale supporta soltanto il linguaggio Swift (appositamente creato per i software e applicazioni Apple) o Objective-C.
Questa distinzione individua anche due ruoli differenti in ambito lavorativo, poiché chi si specializza in sviluppo mobile su Android deve fare fede a Java o Kotlin e non a Swift. Per ovviare alla problematica di dover scrivere in due linguaggi diversi la stessa applicazione, esiste lo sviluppo ibrido. Con lo sviluppo ibrido si scrive un’app in linguaggio non nativo, ma che può essere implementata su entrambi i sistemi operativi.
Ciò accade grazie all’utilizzo di framework open source per lo sviluppo mobile, come Cordova o Flutter. Il primo è, ad oggi, molto utilizzato poiché è molto immediato e sfrutta 3 dei linguaggi più diffusi nel mondo della programmazione informatica: il linguaggio HTML, il linguaggio CSS e il linguaggio JavaScript. L’app sviluppata su Cordova funzionerà come quella sviluppata nativamente, sfruttando le potenzialità di altri linguaggi di programmazione.
Lo stesso possiamo dire di Google con Flutter, che è potenzialmente di gran lunga superiore a Cordova anche a livello di performance, ma che possiede un suo personale linguaggio di programmazione nativo, chiamato Dart.
A seconda delle esigenze, uno sviluppatore deve decidere da cosa o da dove iniziare per creare un’app. Avere conoscenze pregresse aiuta, ma è importante adottare un metodo di ragionamento per approcciare la programmazione informatica e poter programmare il codice di un’applicazione mobile.
Quello di cui avrai bisogno per iniziare è un ambiente di lavoro specifico, che per lo sviluppo di app nativo, si traduce in Android Studio (Java e Kotlin) o Xcode (Swift e quindi sviluppo su iOS). Se scegli di adottare un approccio ibrido, Visual Studio Code rimane la scelta migliore, specialmente per framework come Flutter.
Per creare un’app sia per iOS che Android, è più congeniale l’approccio ibrido. Consente di risparmiare tempo, risorse e codice (tante righe di codice), sviluppando una sola versione dell’app e magari imparare una nuova tecnologia utile per il futuro.
Dopo aver individuato il target (ed eventualmente installato Java sul tuo computer), non ti resta che cimentarti con lo sviluppo della tua applicazione.
Ormai sui vari store è possibile trovare qualsiasi tipo di applicazione. Il consiglio è quello di creare un app a seconda delle tue esigenze, se vuoi farlo diventare un lavoro è cruciale macinare tanto codice e creare piccole-medie applicazioni che dimostrino quanto tu sia in grado di programmare in ambiente mobile. Se invece sei alle prime armi, lavorare su applicazioni open source esistenti è una buona idea, prendere spunto da codice riusabile e già esistente per sviscerare a fondo le dinamiche dello sviluppo mobile, approfondendo anche il linguaggio di programmazione in questione.
E tu hai mai sviluppato applicazioni per smartphone?