Che cosa intendiamo davvero quando diciamo “programmatore”? I meno esperti penseranno a una carriera omogenea nella quale, a grandi linee, si scrive del codice in un computer e come per magia ne escono siti, applicazioni, software e giochi. Chi volesse approfondire l’argomento si renderebbe presto conto che la carriera del programmatore può prendere un gran numero di direzioni anche molto diverse. Certo, alla base ci sono alcune competenze comuni, ma le mansioni di un game developer si discostano molto da quelle di un security developer. Facciamo allora un po’ di chiarezza sulle diverse scelte di carriera che i programmatori si trovano davanti.
Programmatore frontend
I programmatori frontend si occupano dell’interfaccia di siti e applicazioni, creando la parte visibile agli utenti. Collaborano con i web designer per gli aspetti puramente estetici e si assicurano che gli elementi interattivi sulla pagina funzionino a dovere. L’obiettivo principale del loro lavoro è fare sì che il sito o l’applicazione garantiscano un’esperienza utente positiva, con il massimo grado di accessibilità e senza errori. Tra le competenze necessarie troviamo quelle nei linguaggi HTML, CSS e Javascript, framework e automazione.
Programmatore backend
I programmatori backend lavorano invece sul lato macchina, occupandosi di server e database perché siti e applicazioni funzionino correttamente e si integrino senza problemi con l’interfaccia utente. Oltre a linguaggi come Java e PHP, i programmatori backend utilizzano spesso framework come Laravel o Ruby on Rails, oltre a sistemi di gestione dei database come MySQL oppure Oracle.
Programmatore full-stack
Le mansioni dei programmatori full-stack includono sia il lato frontend che il backend di siti e applicazioni. Sono spesso ricercati da aziende di dimensioni ridotte che preferiscano assumere una sola persona per occuparsi di entrambi gli aspetti. Le competenze dei programmatori full-stack spaziano quindi dal design e dall’esperienza utente alla creazione di server e gestione di database.
L’Hackademy di aulab offre una formazione intensiva che in tre mesi crea solide basi per diventare programmatori full-stack, il che significa naturalmente che si può anche decidere di specializzarsi come programmatore frontend o backend. Inoltre, grazie alle fondamenta acquisite tramite il corso, si possono integrare poi ulteriori competenze per intraprendere un altro tipo di carriera da programmatore.
Programmatore di videogiochi
I programmatori di videogiochi fanno parte di un team che lavora all’ideazione e allo sviluppo di videogame, mettendo quindi le loro competenze di coding al servizio del divertimento dei giocatori. Il programmatore di videogiochi traduce le idee del game designer e le immagini del graphic designer in un gioco interattivo e funzionante, grazie ai codici di programmazione. In particolare è utile conoscere Java, C++ e C#, framework OpenGL, Unity 3D, DirectX, oltre a possedere competenze avanzate in matematica e fisica.
Programmatore di app mobili
La professione del programmatore di app mobili è nata più di recente, con l’introduzione degli smartphone. Come suggerisce il nome, questi professionisti lavorano creando app per dispositivi mobili e devono quindi avere grande familiarità con i sistemi iOS e Android. Data la diffusione di smartphone e tablet non è difficile immaginare che, per quanto giovane, questa professione sia in rapida crescita. Tra le conoscenze che si utilizzano in questo mestiere possiamo citare Swift, Objective-C, Java, oltre a strumenti di sviluppo multipiattaforma.
Programmatore software
Ideare e sviluppare software da zero è una delle mansioni principali del programmatore software. Inoltre, questa figura ha il compito di installare i software, eseguendo test per assicurarsi che tutto funzioni come previsto e senza errori. Per lavorare come software developer sono necessarie conoscenze in linguaggi di programmazione come Ruby, C++, C# e Javascript, oltre a diversi tipi di framework.
Esperto in cyber security
Il programmatore specializzato in cyber security ha il compito di creare programmi e strategie che verifichino la sicurezza di software e sistemi informatici aziendali, agendo poi per prevenire eventuali minacce. Il suo obiettivo è quello di individuare vulnerabilità nei sistemi di sicurezza prima dei criminali informatici. Mettendo in pratica strategie di hacking etico evita possibili incidenti, formando anche i colleghi riguardo alle procedure di sicurezza da implementare. Alcune delle competenze di questi professionisti sono in linguaggi come C e C++, oltre a Ruby e Python.
Data scientist
I data scientist utilizzano diversi strumenti per ottenere informazioni utili tramite l’analisi dei dati, traendo conclusioni e creando strategie aziendali in base alle conoscenze estratte. Oltre a linguaggi di programmazione come R e Python devono avere ottime competenze in statistica, machine learning, oltre a conoscenze di marketing ed economia per comprendere in che modo creare modelli predittivi utili all’azienda. L’importanza strategica di questa figura professionale è sempre più centrale per via delle tecnologie che permettono di raccogliere grandi quantità di dati su utenti e potenziali clienti.
Programmatore DevOps
I programmatori DevOps combinano la programmazione con la gestione di sistemi, integrando due diversi aspetti della creazione di software per un processo più agile e veloce. Il nome deriva dall’unione di development e operations: non solo questo professionista si occupa dello sviluppo in sé, ma segue poi anche le fasi di rilascio del software. Tra gli strumenti utili per ricoprire questo ruolo troviamo Docker, Kubernetes, Jenkins, oltre naturalmente a soft skill come un’eccellente abilità di comunicazione.
Abbiamo visto allora che imparare a programmare apre tantissime porte diverse. Anzi, possiamo pure dire che apre porte, portoni, cancelli e oblò: i percorsi lavorativi che si possono seguire sono tantissimi e vari. Con lo sviluppo di nuove tecnologie possiamo poi aspettarci in un prossimo futuro nuove professioni legate a queste competenze. Imparare a programmare, quindi, è un investimento niente male.