Costanti in JavaScript
Le costanti sono un tipo di dato che non varia nel tempo. Per dichiararle in JavaScript si una la parola chiave const. I classici esempi riguardano un numero o un nome:
const name = 'Marco' const num = 72 console.log(name, num)
Scriverà di seguito Marco 72.
Le costanti, come dice il nome, non possono essere modificate.
Se ora cerchiamo di assegnare a name un altro valore, ad esempio Paolo, il sistema non lo consentirà. Eseguendo (senza ripetere const, essendo la costante già stata creata):
name = “Carlo”
La console risponderà con qualcosa tipo
Uncaught TypeError: Assignment to constant variable.
Variabili in JavaScript
Se vuoi avere dati modificabili, invece, devi usare le variabili, anche dette bindings. Le variabili possono contenere numeri ed espressioni, ma non keyword.
Ecco la lista di keywords riservate al sistema e, quindi, non disponibili al programmatore:
break case catch class const continue debugger default
delete do else enum export extends false finally for
function if implements import interface in instanceof let
new package private protected public return static super
switch this throw true try typeof let void while with yield
Per dichiarare una variabile per la prima volta, si può usare let o var. Queste due parole hanno un ruolo leggermente diverso. L’uso del let è oggi consigliato.
Vediamo la differenza tra le due dichiarazioni. Let viene usata all’interno di blocchi di codice definiti (l’area di applicazione si chiama scope). Se cerchi di usare una variabile dichiarata con let all’esterno del suo blocco, il sistema ti risponderà con un messaggio di errore.
In generale, un programma si compone di più aree scope. Per usare delle variabili su tutto il programma, invece, si deve usare Var.
Guarda questo esempio sulle variabili semplici.
let nome = 'Marco' console.log(nome)
stampa
Marco
nome = ‘Paolo’
In questo caso, non genera un messaggio d’errore e modifica effettivamente il contenuto della variabile nome.
Eseguendo
console.log(nome)
stampa
Paolo