Prima di proseguire la nostra esplorazione nel mondo del linguaggio di programmazione PHP, ci soffermeremo sui due modi che abbiamo per manipolare i dati al suo interno.
La prima modalità prevede l’utilizzo delle variabili, di cui abbiamo parlato nell’ articolo precedente, ma delle quali abbiamo trascurato la sintassi: rimediamo subito! La prima cosa che devi sapere quando ti approcci all’ imparare php, è che le variabili in PHP si dichiarano con il $ seguito da un nome a nostra scelta, ma che ne descriva il più possibile il contenuto, un po’ come accadeva per le classi parlanti del linguaggio CSS. Ricordi?
<?php $welcome_message="Hello world"; ?>
Abbiamo creato una variabile che al suo interno ha un insieme di caratteri definito stringa che compone la parola “Hello world”.
Vediamo alcune regole sul nome della variabile:
- Deve iniziare con il $
- Deve iniziare con una lettera o con un _
- Non puó iniziare con un numero
- Può contenere caratteri alfanumerici o _
- Non può contenere spazi vuoti (a differenza, come vediamo nell’esempio, del suo valore di tipo stringa)
Come abbiamo anticipato, PHP è tra i linguaggi di programmazione a tipizzazione debole e questo vuol dire che possiamo fare questo
<?php $hello="Hello"; echo $hello; $hello=123; echo $hello; ?>
nb. PHP echo è il comando che serve a stampare in console un output. Lanciando il programma, vedremo che inizialmente ci restituirà come output Hello e, in seguito, 123.
Cosa è successo?La colpevole è proprio la tipizzazione debole di PHP, che ci consente di cambiare a nostro piacimento il contenuto di qualsiasi variabile.
Abbiamo, tuttavia, un modo per bloccare il contenuto di una locazione di memoria: utilizzare le costanti. Le costanti sono contenitori il cui contenuto non cambia mai, né può cambiare. Se provassimo a cambiarlo ci verrebbe restituito un errore.
Una costante si dichiara utilizzando la keyword “const” seguita dal nome senza $.
<?php const HELLO ="Hello"; HELLO=123; ?>
In output avremo:
Come ci aspettavamo, non essendo possibile cambiare il contenuto di una costante, in output ci è stato segnalato un errore.
Facciamo anche un’altra osservazione: il nome della costante, come evidente nell’esempio, è tutto in maiuscolo. Le costanti vanno sempre create con nome tutto in maiuscolo. Si potrebbe scriverle tutte in minuscolo, non ci verrebbe segnalato un errore, verrebbe sempre trattata come una costante, ma è convenzione riconosciuta globalmente che siano in maiuscolo.