Il comando git config permette di impostare alcuni valori di default che verranno poi utilizzati dagli altri comandi Git. Tali valori potranno essere globali (cioè validi per tutti i repository git presenti sul proprio computer) o per repository (cioè applicati solo al repository su cui si sta lavorando).
L’utilizzo più semplice di git config è quello che ci permette di impostare il proprio nome e la propria email che verranno poi usati nella history dei commit. Facciamo un esempio:
Supponiamo di avere due repository, uno personale locale e uno clonato dal server dell’azienda per cui lavoriamo:
cd projects mkdir my-secret-project git init my-secret-project git clone https://company.com/company-project.git
Proviamo ora a impostare due diverse “identità”:
git config --global user.email meme@gmail.com git config --global user.name "Meme The Great" cd company-project git config --local user.email john.smith@company.com git config --local user.name "John Smith"
Con questi comandi abbiamo impostato i valori user.email e user.password globali che verranno usati da ogni repository che non ha impostato un valore locale, come nell’esempio il repository corrispondente all’origin https://company.com/company-project.git.
In questo modo non sarà necessario a ogni commit del repository “di lavoro” indicare la propria email di lavoro.
Man mano che si procede nell’imparare Git e nel far propri certi flussi di lavoro (o, diversamente, doversi attenere a particolari flussi su repository condivisi), git config si potrà rivelare uno strumento prezioso per configurare determinati comportamenti globali o diversi in base al singolo repository.